Fotografare i bambini è sempre un'impresa ardua e faticosa.
Pianti, facce buffe e occhi chiusi sono solo alcuni dei problemi
da superare per ottenere uno scatto di qualità.
Nel corso della mia esperienza, ho imparato a trasformare
questo noto problema in un'opportunità,
impegnandomi sempre a catturare i momenti più dolci e spontanei,
per ottenere un ricordo autentico dei primi mesi di vita.
Ho imparato pian piano a riconoscere il linguaggio dei bambini
e provare a dialogare con loro,
trasformando la temuta esperienza fotografica in un vero e proprio gioco,
così da riuscire a immortalare gli attimi più spontanei
e le espressioni del viso più dolci e significative,
senza mai interrompere in maniera forzata i loro momenti di gioco.
Attraverso il percorso di gioco,
i bambini non si sentiranno mai costretti a dover eseguire compiti forzati,
come sorridere, guardare la fotocamera o restare fermi e con gli occhi aperti.
Anche riuscendo a ottenere questo miracolo,
il risultato fotografico non sarebbe comunque autentico e veritiero
e non permetterebbe di conservare un ricordo naturale e spontaneo dei nostri bambini.
